Andar per Langhe
di Cristina Miele e Cinzia Forino
[settembre 2002]



Il pianeta-vino, un mondo da esplorare.
Il diario dei nostri viaggi, gli incontri con i produttori.

 VIAGGI & INCONTRI
    LANGHE 2002
4 settembre (mercoledì)
- partenza, sosta pranzo nelle 5 Terre
- arrivo a La Morra, fraz. Annunziata
- visita Cantina Aurelio Settimo
5 settembre (giovedì)
- Castello di Grinzane
- Visita Barbaresco
- Treiso visita Cantina Sottimano
- Neive visita Distilleria Romano Levi
- Visita Canelli
6 settembre (venerdì)
- Castello di Barolo
- La Morra visita Cantina Voerzio Gianni
- Visita paesi Pollenzo, Verduno, Bra, Castello Monticello
7 settembre (sabato)
- Castello di Serralunga d'Alba
- Visita Cantine Fontanafredda
- Serata a Barolo, sagra degustazioni vini e specialità
8 settembre (domenica)
- Asti per Festival delle Sagre e Duja d'or
9 settembre (lunedì)
- Dogliani visita Cantine Einaudi
- Rientro
Itinerario di Cinzia Forino


realizzato con il supporto di Maporama©

A cura di Cristina Miele
      Andar per Langhe... non bisogna essere appassionati di vino ma amanti della vita per assaporare quanto offrono queste terre.
      Terre bianche, dove le radici delle viti devono scavare parecchio prima di trovare l'ambiente ideale che permette loro di svilupparsi e dare origine a quel così difficile vitigno qual è il nebbiolo, tanto difficile quanto però coriaceo nella buccia...
      Proprio come la gente di queste parti, così nascosta in questa zona quasi sperduta dell'Italia dove però è molto forte il rispetto per i valori della vita, per le cose semplici, per la terra e per la famiglia.

      Il loro senso di ospitalità disorienta e così la loro cordialità e disponibilità, i volti delle persone anziane che, pur segnati dal lavoro di una vita, esprimono solarità ed invitano a soffermarsi a chiacchierare e a soddisfare le curiosità del momento...loro hanno sempre degli aneddoti da raccontare.
      Anche la cura che hanno verso la natura e tutto ciò che li circonda, dai vigneti sagomati ai giardini delle case ed ai colori delle case stesse, alle siepi che delimitano le strade... tutto così dolcemente in armonia che sembra cullare tra le colline il viaggiatore durante le passeggiate in bicicletta o in auto.
      I castelli, le torri o i campanili che si intravedono in lontananza segnalano che un altro paesino è vicino e certamente non mancherà l'osteria o la focacceria. Si può ancora trovare del pane fatto in casa o la "cognà", una sorta di confettura che si ottiene facendo bollire il mosto per due giorni e poi aromatizzato con frutti vari. Qui l'abbinamento con la "tuma" è d'obbligo!

      Il vino non è un'occasione da queste parti ma è cultura...chi nasce in queste terre vive la vite, ne conosce i colori e gli odori ed impara da subito a rispettarla perché ha dato e dà tuttora da mangiare a parecchia gente.
      Ovunque si può trovare l'indicazione per degustazioni o cantine e chiunque ci si trovi dentro, uomini o donne, ragazzi o adulti, tutti sono in grado di raccontare qualcosa a proposito di ciò che si sta bevendo. E' un peccato che la maggior parte dei turisti che capita da queste parti siano stranieri, soprattutto tedeschi, svizzeri ed austriaci ed anche americani...alcuni di loro se ne innamorano al punto che diventa meta abituale. A parte gli appassionati , sono pochi gli italiani che vengono a curiosare in queste zone e che sicuramente potrebbero lasciare piacevolmente sorpreso anche l'astemio più convinto...


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